martedì 27 novembre 2012

Tensione Elettrica


Cominciamo con una cosa inevitabile, anche per una trattazione elementare. Rapportarsi con le grandezze fondamentali.
Da grandezze come tensione, corrente e resistenza, e dalle loro iterazioni dipendono praticamente tutti i fenomeni che ci interesseranno in seguito.
Cerchiamo quindi di comprendere cosa sono e come funzionano, risulterà vitale.
Parlando di Tensione Elettrica si utilizza spesso il quasi sinonimo Differenza di Potenziale (d.d.p.). Questo termine, secondo me, rende più l'idea di quello che è il fenomeno. Ci si riferisce infatti alla tensione come ad un qualcosa che è funzione del confronto fra un "potenziale" ed un altro.
La definizione corretta e le spiegazioni del fenomeno fisico esulano dal senso di queste note e comunque si possono trovare facilmente in rete per chi vuole approfondire.
Quello che invece mi piacerebbe cercare di far capire è il concetto generale, rapportandolo alle nostre esigenze.
Spesso si utilizzano paragoni ed analogie con il mondo dell'idraulica, visto che i concetti risultano più immediati.
Immaginiamo allora di avere due serbatoi d'acqua, uno posto a terra ed uno ad una certa altezza. Viene subito in mente che se colleghiamo con delle tubazioni i due serbatoi, l'acqua scorrerà da quello in alto a quello in basso. Possiamo quindi dire che il serbatoio in alto ha "potenzialmente" la forza di far scorrere dell'acqua, il "potenziale" effettivo dipende da vari fattori, principalmente dalla capacità del serbatoio e dall'altezza da terra.
Semplificando al massimo quindi possiamo immaginare la tensione elettrica continua (poi accennerò a quella alternata), quella delle pile o delle batterie, come ad un sistema di due serbatoi.
Dicevo che in questa fase stiamo parlando di tensione elettrica continua. Si intende una tensione che ha dei potenziali fissi, uno definito positivo (il nostro serbatoio alto) ed uno negativo. Esiste come tutti sanno anche la tensione elettrica alternata, quella che abbiamo a disposizione nelle nostre prese di casa. La differenza fondamentale fra le due è che l'alternata, inverte continuamente la polarità, un po' come se i nostri serbatoi venissero meccanicamente scambiati di altezza più volte al secondo. Ripeto che sono delle semplici analogie e che in realtà i fenomeni sono molto più complessi. Per ora ci focalizzeremo sulla tensione continua, che per l'elettronica rappresenta il 90% delle applicazioni.
La tensione ha una sua unità di misura ovviamente, come tutte le grandezze fisiche, che è il Volt.  Come per il serbatoio abbiamo detto di considerare la capacità e l'altezza, analogamente il Volt tiene conto di campo elettrico e capacità.
Viene indicato con una V maiuscola.
Nel caso di tensione continua viene aggiunto il suffisso DC (direct current).
Per indicare la tensione di una pila a 9 volt si indica quindi "9 VDC".

3 commenti:

  1. Per caso da queste parti si parlerà anche di telecomunicazioni?

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    1. Io sono un perito in Telecomunicazioni... in questa fase e con il livello elementare di trattazione mi sembra prematuro, ma in futuro magari si. Hai qualche argomento specifico che ti interessa?

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    2. Guarda da "la trasformata di Laplace" passando per "diagrammi di Bode" e amplificatori operazio... diciamo che mi interessa di tutto. Sto facendo un corso serale e tra scuola e lavoro è un casino. Magari leggendo delle spiegazioni diverse riesco ad afferrare qualcosa in più dato che non ho un libro di testo e mi tocca "studiare" sull' Hoepli.
      Comunque sia grazie in anticipo della risposta.

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